Lidi italiani e le Bandiere Blu
Nei giorni scorsi alla sede romana del Cnr, dunque, sono stati annunciati i 183 comuni vincitori per un totale di 385 spiagge, circa al 10% delle spiagge premiate a livello mondiale. Per la Fee, la qualità delle acque o la spiaggia da sogno è solo il punto di partenza, non di arrivo.La procedura di certificazione segue infatti la norma Uni-En Iso 9001:2015. Primo elemento sono ovviamente i risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa (Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute insieme a quello dell’Ambiente.
Risultati presentati direttamente dai comuni: “Oramai c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla Fee e quanto effettuato dalle Arpa, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati” spiega una nota, a scanso delle polemiche che in qualche occasione hanno toccato il riconoscimento negli anni passati.
Per piantare la bandiera blu su uno o più tratti di costa occorre incassare buoni punteggi anche in altri 32 indicatori che vengono aggiornati periodicamente.
L’obiettivo, infatti, al di là del vessillo, è spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e sanare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio.
Anche quest’anno sono stati messi sotto la lente l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione così come la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla riduzione della produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione di quelli pericolosi.
E ancora: le iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo, la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio, la cura dell’arredo urbano (piste ciclabili, zone pedonali) e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare per tutti senza limitazioni.
Non bisogna inoltre dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.
Premiati 183 comuni, 12 le new entry
Oltre alla giuria nazionale, che ha lavorato in sinergia con quella internazionale, hanno dato il loro contributo anche alcune istituzioni come il ministero dell’Ambiente, quello delle Politiche agricole, il Coordinamento assessorati regionali al turismo, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, la Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici e l’Anci nonché organismi privati quali i Sindacati Balneari (Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti), la Fin, sezione salvamento.Le spiagge che conservano la BANDIERA BLU nelle spiagge della Provincia di Chieti sono:
Fossacesia, Vasto e San Salvo.
Ortona è fuori concorso dal 2013.