“Il bilancio non può che essere positivo – ha detto il sindaco di Ortona, Leo Castiglione – perché abbiamo lavorato tantissimo in questi mesi, per creare le premesse di un futuro fatto di risultati soprattutto per la città. Noi abbiamo trovato un bilancio già speso perché a giugno tante opere,
tanti lavori erano già stati programmati, quindi poca è stata la possibilità di incidere in questi mesi. Però, nonostante tutto, ci siamo accollati le nostre responsabilità, abbiamo cercato immediatamente di agire per quanto riguarda il decoro urbano, il turismo ed il tavolo permanente dei commercianti che è importante appunto per creare le premesse per una progettazione che faccia in modo che Ortona sia davvero una città che vive di turismo. Ma affianco a questo abbiamo programmato quello che nel 2018 attueremo come il piano di tutti i bandi per quanto riguarda la casa di riposo, il servizio mensa, il trasporto, l’asilo nido, il piano regolatore. Per quanto riguarda quest’ultimo a gennaio approveremo la delibera di indirizzo con il quale partiremo dal 2007 e speriamo nel più breve tempo possibile di agevolare ed alleviare le tasche dei cittadini che stanno pagando tasse rischiando di non vedere realizzate opere sui propri terreni. Tanto è il lavoro che è partito da una fotografia generale di quello che è il territorio e di quella che è la nostra città e logicamente siamo partiti subito per quanto riguarda l’abbattimento dei costi per una comunità passa attraverso l’abbattimento dei debiti, così come per una famiglia normale, così domani in Consiglio Comunale faremo quello che si è trascinato dall'89 ad oggi per scarsa responsabilità di chi mi ha preceduto nel trascinare dei debiti che oggi hanno raggiunto delle cifre esorbitanti. Domani alleggeriremo le casse comunali di ben 600 mila euro di debito, mi riferisco al debito Seccia, ma questo è soltanto l’inizio, una buona programmazione passa attraverso un bilancio sano ed un bilancio sano passa attraverso l’eliminazione dei debiti e questo è quello che stiamo cercando di fare. Noi andiamo sulla stampa quando è necessario e quando è importante comunicare qualcosa alla città, le campagne elettorali le lasciamo agli altri, non sono in campagna elettorale e nei prossimi 5 anni amministrerò, ho detto ai miei dipendenti nei saluti e nei vari incontri che mi sento un dipendente comunale, prima ero un dipendente dell’amministrazione pubblica dove lavoravo, oggi mi sento un dipendente perché da soli non si va da nessuna parte, bisogna lavorare di squadra, la squadra parte dal primo cittadini che è il sindaco ed arriva fino all'ultimo cittadino che è la persona che ha più bisogno però è parte integrante di una comunità ed è rispettato e coinvolto anche nelle scelte amministrative importanti.
Questo è lo spirito, questa è la linea di questa amministrazione che è un’amministrazione che vuole lavorare risanando il bilancio comunale perché solo così si possono creare le premesse per una progettualità diversa che possa veramente lanciar Ortona nei circuiti turistici soprattutto internazionali. Sul cimitero abbiamo fatto un progetto con un finanziamento che prevede 800 nuovi loculi e un centinaio di cappelle con una progettualità riguardante un lotto del cimitero centrale. Stiamo dando attenzione anche sulla periferia come Caldari, l’ampliamento del cimitero di San Leonardo, ma la novità è che questa amministrazione sta decidendo di inserire all'interno di questi ampliamenti un impianto di cremazione che ormai è diventata una necessità e deve essere previsto un incremento di polizia mortuaria che stiamo predisponendo, per cui il dottor Polidori sta lavorando insieme alla Commissione fatta di esperti per avere un regolamento che sia capillare e puntuale su quelle che sono le esigenze.
Per quanto riguarda l’aspetto culturale sul Teatro abbiamo fatto una scelta ben precisa, stiamo lavorando sul Polo Museale, è arrivato il momento di accentrare in un unico polo che è il patrimonio museale della città per renderlo uno strumento portatore di interesse verso l’utenza, verso i turisti, quindi la creazione di un Polo Museale e dove il turista verrà pagando un biglietto congruo a quella che è l’offerta culturale”.
Francesco Rapino
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